LA REPUBBLICA DEI FURBI E DEI DELINQUENTI



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Pagina pubblicata il 31 luglio 2006



Il 29 luglio 2006 il Senato della Repubblica ha approvato in via definitiva la legge che concede l'indulto fino a tre anni (e 10.000 € per le pene pecuniarie) per tutti i reati commessi entro il 2 maggio 2005, con una lista di eccezioni. Notare che vale la data in cui si è commesso il reato, non il fatto che vi sia stata una condanna.

Riassumiamo le eccezioni (elenco completo ad esempio su CittadinoLex):
  1. associazioni sovversive ed atti di terrorismo, stragi;
  2. sequestro di persona sia per terrorismo sia per estorsione;
  3. associazione mafiosa;
  4. riduzione in schiavitù;
  5. pornografia infantile e atti sessuali con minorenni;
  6. violenza sessuale;
  7. usura;
  8. riciclaggio;
  9. produzione, traffico e detenzione di stupefacenti.
Godranno quindi dei benefici, tra gli altri, i responsabili di:
  1. omicidio
  2. rapina
  3. lesioni, percosse ecc.
  4. furto
  5. truffa
  6. corruzione
  7. concussione
  8. falso in bilancio
  9. voto di scambio
nonché qualunque reato possiate pensare, che non sia nel primo elenco.

Hanno votato a favore tutti i partiti, tranne Italia dei Valori, Lega Nord, parte di Alleanza Nazionale, con qualche defezione nei due sensi.

Per questo mi sento di dire che la repubblica italiana è oggi la repubblica dei furbi e dei delinquenti. La motivazione addotta per il provvedimento è semplicemente che le carceri sono stracolme, il che è vero, e quindi non c'era altro modo per svuotarle un po', il che non è vero.

Si noti, ad esempio, che i responsabili dei reati contro i beni dello stato, la pubblica amministrazione, la corretta gestione delle aziende non sono in generale in carcere, ma in maggioranza sono agli arresti domiciliari o godono di altri trattamenti. Anche per costoro vale l'indulto. Se fosse stato un provvedimento per svuotare le carceri, non si sarebbe provveduto così. Sarebbe stato necessario adottare provvedimenti alternativi alla carcerazione, senza cancellare una parte della pena ai colpevoli. Perché l'indulto cancella tutta o parte della pena, senza nulla in cambio. Se si vuole evitare di avere troppi carcerati, si trovi ad esempio il modo di far lavorare i colpevoli a vantaggio della comunità e delle loro vittime. Se sono persone abbienti, si commuti la pena in forma pecuniaria, che per loro sarà più dolorosa della carcerazione.

Lo sconto di tre anni cancella o riduce sostanzialmente la pena per i tipici reati commessi da politici, pubblici amministratori e gestori di aziende. Parallelamente mette in libertà in anticipo i colpevoli di reati violenti che potrebbero ripetere i loro delitti.

Guardate la scelta delle eccezioni:
Una scelta furbesca e demagogica, che salva i soliti noti ma anche un po' la faccia, ed i legami internazionali. Un insulto ai cittadini onesti. Gli esponenti del vecchio governo sono stati ampiamente premiati per la loro mancanza di rispetto per leggi ed istituzioni, perché la nuova maggioranza ha confermato le tendenze da loro impostate, con l'unica eccezione del partito di Di Pietro. Solo una parte dell'estrema destra si è unita nell'opposizione al provvedimento.

Io non sono un estremista di destra né un forcaiolo, ho spiegato chiaramente come la penso anche in questo articolo. Sono profondamente amareggiato per il tradimento della sinistra, che ancora una volta è stata al di sotto di ogni considerazione. Non sono pentito di averla votata, soltanto perché l'alternativa era Berlusconi, che del primato della furbizia è l'esponente massimo.

E' ora di metterselo bene in testa: chi non ruba, non truffa, non si appropria dei soldi dello stato, paga le tasse, non fa del male a nessuno, per i nostri governanti, di centrodestra e centrosinistra in ugual modo, è un fesso.

In campagna elettorale Berlusconi ci ha dato dei coglioni, ora in compagnia della nuova maggioranza ci dà dei fessi. Organizziamo allora il movimento dei fessi per scalzare tutta questa classe politica irrimediabilmente corrotta. Prima di tutto, continuiamo a comportarci da persone oneste, ma facciamolo in modo deciso ed inflessibile. Non dobbiamo mai avere paura di opporci a qualunque manifestazione di disonestà e scorrettezza, anche se fosse occasionalmente a nostro favore. C'è troppa arrendevolezza, troppo lasciar fare, troppa condiscendenza. Identifichiamo i politici e gli amministratori onesti e sosteniamoli. Smettiamola di votare per appartenenza, e cominciamo a giudicare le persone. Sosteniamo movimenti ed associazioni di cui possiamo valutare la rettitudine. E' uno sforzo immane, nella corruzione generalizzata che vige in Italia, ma non dobbiamo mai pensare che tocchi agli altri: è a noi, ciascuno nel suo piccolo, che tocca. Anche a costo di rimetterci. Soltanto così possiamo garantire una vita decente alle generazioni future. Non abbandoniamoci all'idea che "tanto sono tutti uguali", perché se almeno noi in prima persona non siamo uguali ai corrotti, allora l'eccezione esiste, anzi ce ne sono milioni di eccezioni.

In particolare vorrei dire alle persone di destra: vi siete accorti finalmente che Berlusconi non è dei vostri? Da quando in qua la destra favorisce la corruzione? Legge e ordine non sono imperativi di destra?

E a quelli di sinistra: ma pensate davvero che questi siano i vostri rappresentanti? La prima caratteristica del movimento dei lavoratori non è sempre stata l'onestà? E la lotta ai reati finanziari dov'è finita?

Dobbiamo svegliarci, l'onestà e la legalità non sono di parte, non sono di destra né di sinistra, sono di tutti. Cerchiamo di ricostruire un'Italia in cui destra e sinistra si confrontino lealmente e onestamente sui temi difficilissimi che la situazione nazionale e mondiale ci propone. E la ricostruzione parte da ciascuno di noi, dai suoi comportamenti quotidiani: pagare le tasse, pretendere la ricevuta da negozianti e artigiani, rispettare e difendere i beni pubblici a partire dalla strada sotto casa nostra... ed infine guardare bene per chi votiamo, non in base a simboli e bandiere, ma ai comportamenti.

Alberto Cavallo
31 luglio 2006

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