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La ricerca della verità sull'11 settembre



Pagina pubblicata la prima volta il 26 aprile 2020

Alla pagina generale sulla politica internazionale

La ricerca della verità sull'11 settembre

E' venuto a mancare recentemente il giornalista e scrittore Giulietto Chiesa. Abbiamo perso con lui una importante voce indipendente nel mondo dell'informazione italiana. La notizia mi ha colpito particolarmente perché ebbi modo di conoscerlo in connessione con la ricerca sugli attentati dell'11 settembre 2001. Siccome qualcuno si è spinto a parlare di un suo atteggiamento "complottista" su questo tema, mi sono sentito spinto a pubblicare sull'argomento, cosa che ho evitato finora, perché proprio su questo ero e sono con lui.

Torniamo dunque al fatidico 11 settembre 2001. Anch'io, come molti altri ho poi scoperto, quando vidi le immagini del crollo pensai immediatamente: non è possibile, questa è una demolizione controllata!

Cominciai subito a cercare materiale su Internet, e ne trovai parecchio. Scambiai messaggi e poi partecipai anche ad incontri di persona, arrivando appunto a conoscere lo stesso Giulietto Chiesa.

Ho preferito finora evitare l'argomento sul mio sito, limitandomi a pubblicare le mie considerazioni sul tema dei complotti in questo articolo.

L'argomento naturalmente è stato subito catturato da personaggi che oggi definirei complottisti di professione , quelli che si lanciano sui temi che possono far presa su un certo pubblico opponendosi alle tesi di maggioranza e propugnando ipotesi alternative basate su presunte cospirazioni.

Penso che l'accostamento a certe altre ipotesi di complotto abbia fatto molto male alla legittima ricerca della verità sull'11 settembre. Normalmente i cosiddetti "complottisti" accostano le tesi alternative alla versione ufficiale sugli attentati ad altri argomenti, tra cui ad esempio quello secondo il quale gli americani non sono mai veramente andati sulla Luna. Ho scelto proprio questo argomento perché ricordo bene che fu toccato in un incontro con Giulietto Chiesa. Dopo che si era parlato dell'11 settembre, alla fine dell'incontro gli chiesero se secondo lui gli americani erano andati o no sulla Luna. La domanda era naturale, perché erano presenti parecchie persone portate a credere alla tesi alternativa che si fosse tratato di una montatura, di un film hollywoodiano. Ma Chiesa disse con molta decisione:"Sì che ci sono andati!"

Come dico nel mio articolo, l'etichetta di "complottismo" viene usata come metodo universale per squalificare qualunque tesi scomoda. Specialmente oggi, che con la pandemia da SARS-CoV2 fioriscono le teorie su una sua presunta origine da laboratorio. Nel caso del virus, non credo che sia nato in laboratorio ma dico tranquillamente che non è impossibile che lo sia. Le analisi scientifiche sul virus stesso non sono a favore di una manipolazione, ma non possiamo neanche escludere che sia sfuggito da un laboratorio dove era allo studio nella sua forma naturale.

Tornando alla Luna e all'11 settembre, vorrei confrontare le due questioni. Le missioni lunari sono state il risultato di anni di studi e di un colossale impegno industriale, vi hanno partecipato moltissime persone, il tutto è avvenuto pubblicamente. Sostenere che non sono avvenute è soltanto ridicolo. Peraltro, oggi ci sono anche le foto riprese recentemente dalle sonde di varie nazioni che mostrano i siti degli allunaggi. Non saprei che altro dire, negare le missioni lunari è come sostenere che la Terra è piatta, ma i terrapiattisti ci sono.

L'11 settembre è una questione del tutto diversa. Un attentato terroristico multiplo, un crimine preparato in segreto da un certo numero di persone che hanno agito nell'ombra per parecchio tempo per prepararlo. E' ovvio che chiunque l'abbia ideato e preparato ha agito in segreto e per non poco tempo, come è anche vero che il crollo delle torri è stato visto subito da tutti in TV (mi soffermo qui sui fatti di New York, tralasciando l'attacco al Pentagono per il momento). In questo caso il termine "cospirazione" è peraltro corretto: anche la versione ufficiale parla di una cospirazione, organizzata da Osama bin Laden dal suo rifugio in Afghanistan.

Su questo argomento esistono molti siti web, più o meno attendibili, come anche diversi film documento in cui si sostiene che le cose non sono andate come è stato detto dalle autorità. Uno di questi è stato prodotto proprio da Giulietto Chiesa, per la regia di Franco Fracassi e con la partecipazione di Dario Fo, Lella Costa, Moni Ovadia e Gore Vidal. Si intitola Zero - ipotesi sull'11 settembre e si può trovare su Youtube. La produzione è stata fatta con una pubblica sottoscrizione, a cui ho partecipato anch'io, dato che nessuna casa cinematografica lo volle finanziare - ma ci si è riusciti appunto con una raccolta pubblica di fondi.

Il fatto è che, come dicevo, ho pensato demolizione controllata dal primo istante, in base a quello che ho visto alla TV generalista! E così molti altri. La narrazione ufficiale è davvero piena di falle, tanto che sembra il mondo alla rovescia: la versione ufficiale sembra fatta dai complottisti. Certo qui conta il fatto che io sono un ingegnere e sono anche appassionato di scienza in generale. Come trovo assurda l'idea di chi sostiene che gli americani non sono andati sulla Luna, così trovo assurda l'idea che le Torri Gemelle e l'edificio 7 siano crollate in quel modo per effetto degli impatti degli aerei. Per essere esatti, l'edificio 7 non è stato colpito da nessun aereo, si è incendiato per propagazione dagli altri e poi però è crollato con le stessa modalità, e questa per me è la vera pistola fumante.

Così mi sono documentato, leggendo tra l'altro il rapporto del NIST sul crollo delle Torri. Ora, lasciando da parte ogni considerazione sulla storia dei terroristi, sulla loro capacità di pilotare o no gli aerei, sul mancato intervento dell'aviazione militare e così via, sulle quali non è possibile per un singolo trarre conclusioni decisive, mi sono concentrato su come il crollo è iniziato e come è poi avvenuto, vale a dire la cosa che mi aveva colpito sin dall'inizio. Ma quello che mi ha convinto alla fine è stato proprio quanto accaduto all'edificio 7, per il quale la versione ufficiale è insostenibile in modo evidente.

Si è concentrato su questo anche il gruppo degli "Architects and Engineers for 9/11 Truth" al quale rinvio per tutte le considerazioni di dettaglio. Come si vede dal sito, parliamo di più di 3000 professionisti che hanno sottoscritto la petizione, e molti hanno partecipato professionalmente allo studio della questione. Recentemente, il 18 aprile 2020, hanno presentato al NIST una richiesta formale di correzione del rapporto sul crollo dell'edificio 7, un documento ufficiale di oltre 100 pagine di considerazioni preparate da professionisti. Non parliamo di complottismo, ma del lavoro di persone competenti che contestano con metodo appropriato un rapporto che considerano del tutto inadeguato, e lo fanno nella corretta sede legale.

Giustamente si sono concentrati su una parte della questione su cui era possibile portare argomenti e trarre conclusioni sostenibili nelle opportune sedi. Su quanto avvenuto al Pentagono e sul quarto aereo è inutile parlare, perché diventerebbe una discussione tra "complottisti" e "debunkers" a detrimento della ricerca della verità, e non ci sono le condizioni per sostenere un'azione legalmente efficace.

Ho deciso di esprimermi su questo tema soltanto ora, in ricordo di Giulietto Chiesa, dato che se ne era occupato così attivamente ed io stesso avevo dato un piccolo contributo al suo lavoro su questo tema. Pur non condividendo tutte le sue posizioni e iniziative, lo consideravo una persona seria e rispettabile, che faceva onore alla professione di giornalista. Ci mancherà.


Alberto Cavallo

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