Bombe sul treno e menzogne difensive


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Alla pagina indice sul Kosovo

Il 12 aprile 1999 un cacciabombardiere americano colpì un treno a Grdelica Klisura, circa 300 km a sud di Belgrado, causando la morte di almeno 14 passeggeri innocenti. I portavoce della NATO dichiararono che si era trattato di un tragico errore, in quanto si intendeva colpire il ponte della ferovia e non il treno, che era sopraggiunto a gran velocità proprio al momento del bombardamento. Ora i giornalisti del Frankfurter Rundschau (articolo di Arnd Festerling del 6 gennaio 2000) hanno dimostrato che il filmato mostrato dalla NATO per documentare il fatto era truccato: semplicemente, la proiezione era accelerata in modo da mostrare una velocità del treno molto più elevata della realtà. La NATO sostiene che si è trattato di un errore del computer, affermazione che qualunque persona minimamente competente non può che considerare risibile, specialmente nel contesto della presentazione del filmato.

Non ci sarebbe bisogno di queste scoperte per dare un giudizio sulle azioni della NATO in quella guerra sciagurata. Non aggiungo quindi nulla a quanto ho già scritto in precedenza, che resta completamente valido. Col tempo, i trucchi usati per giustificare ciò che non era giustificabile verranno alla luce, nell'indifferenza generale.

Questo però, vorrei sottolineare, è un fatto specifico e documentato: un pilota militare ha colpito deliberatamente un treno carico di civili, per di più nel corso di una guerra non dichiarata. Si configurano i reati di terrorismo internazionale e strage aggravata. Il pilota dovrebbe essere posto sotto accusa e processato dal tribunale internazionale per i crimini di guerra nella ex-Jugoslavia, la cui giurisdizione è riconosciuta dalle nazioni della NATO. Si dovrebbe inoltre indagare risalendo la catena di comando NATO fino ai vertici, per determinare tutte le responsabilità. Il fatto che il filmato truccato sia stato presentato dal generale Wesley Clark coinvolge direttamente i vertici della NATO almeno nel tentativo di occultare la verità.

Sono certo che eventuali procedimenti giudiziari o non avranno inizio o saranno subito insabbiati. Solo quelli contro i serbi proseguiranno.

Alberto Cavallo, 14 gennaio 1999
 

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