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Alla pagina indice sulla politica internazionale
Il 19 aprile 2001 le 39 case farmaceutiche hanno ritirato il loro ricorso contro il governo sudafricano, anche per effetto della pressione dell'opinione pubblica internazionale che si era mobilitata in favore di chi è gravemente malato e non ha i mezzi per curarsi. E' un fatto positivo non soltanto in se stesso ma perché stabilisce un precedente ed indica una via da seguire. E' ora che si riconosca che nel campo della sanità non si può sottostare soltanto alla legge del profitto. Questo sito ha dato un piccolo contributo pubblicando l'appello, come potete leggere qui sotto.
Nel 1997 il presidente Nelson Mandela firmò una legge (Medicines Act) che consentiva allo stato sudafricano di ricorrere a mezzi straordinari per procurare medicinali a basso costo per i malati di AIDS. Questi mezzi sono le licenze obbligatorie e l'importazione parallela, riconosciute anche dal (famigerato) WTO per casi di emergenza.
Questa legge non è ancora stata applicata perché 39 case farmaceutiche hanno fatto ricorso contro di essa, con l'appoggio del governo USA.
E' stata lanciata in questi giorni una petizione, sostenuta dal governo olandese e da parecchie associazioni non governative, perché la causa sia abbandonata e sia consentita l'applicazione del Medicines Act.
In Italia tre associazioni sostengono la petizione: Medici senza
Frontiere,
Lila e Legambiente. Per sottoscriverla basta collegarsi ai rispettivi
siti:
http://www.msf.it - http://www.lila.it
- http://www.legambiente.com
Allego il comunicato stampa originale
L'Africa muore di AIDS: c'è tempo fino al 15 aprile per
la firma che può
salvare migliaia di vite umane.
La petizione via Internet promossa da Medici Senza Frontiere, LILA
e
Legambiente
3 aprile 2001 - Legambiente, LILA e Medici senza frontiere lanciano
anche
in Italia la petizione rivolta a tutti i cittadini con l'obiettivo
di
convincere il governo italiano a prendere una posizione ufficiale in
appoggio al governo sudafricano e contro le 39 industrie farmaceutiche
che
lo hanno denunciato.
Le tre organizzazioni invitano tutti a firmare la petizione agli
indirizzi:
http://www.msf.it - http://www.lila.it
- http://www.legambiente.com
Il 18 aprile si riapre a Pretoria il processo contro il Medicines
Act
di
Mandela del 1997 la cui applicazione avrebbe salvato, solo negli ultimi
treanni, 400.000 persone grazie ad una produzione locale di farmaci
generici
a basso costo e/o l'importazione degli stessi da altri paesi.
L'Africa continua a morire di AIDS anche per i prezzi troppo elevati
dei
farmaci anti HIV sottoposti ai vincoli di proprietà
intellettuale,
i
brevetti cioè, detenuti dalla case farmaceutiche. Le terapie
possono
costare fino a 10.000 dollari per paesi nei quali la spesa sanitaria
annua
pro capite si aggira attorno ai 10 dollari. Dall'inizio dell'epidemia
in
Africa sono morte 15 milioni di persone e si sono infettate più
di 25
milioni di persone: il 70% del totale mondiale delle persone
sieropositive
(Unaids).
Nel 1997 Nelson Mandela, allora Presidente della Repubblica
Sudafricana,
promulgò il "Medicines Act". Tale legge avrebbe permesso la
licenza
obbligatoria e l'importazione parallela dei farmaci. Ovvero le uniche
due
modalità, incluse negli accordi commerciali sulla
proprietà
intellettuale
(TRIPS) formulate dell'Organizzazione Mondiale del Commercio, di
ridurre
i
costi delle spese sanitarie e di cui si avvalgono già paesi
come il
Brasile e la Tailandia.
Il Medicines Act non è mai entrato in vigore in Sudafrica per
le pressioni
esercitate da parte delle industrie farmaceutiche sostenute dal governo
statunitense: il Sudafrica è stato minacciato di ritorsioni
commerciali
qualora la legge fosse entrata in vigore.
IL TESTO DELLA PETIZIONE
https://www.msf.it - http://www.lila.it - http://www.legambiente.com
I sottoscritti sostengono gli sforzi fatti dal governo del Sudafrica
tramite la legge sui medicinali approvata nel 1997 per rendere i
farmaci
essenziali meno costosi e più accessibili al suo popolo. Di
conseguenza, i
sottoscritti chiedono alle 39 società farmaceutiche, che
bloccano
l'applicazione di questa legge con una causa legale, di abbandonare
immediatamente questa causa. Con oltre quattro milioni di
sieropositivi,
il Sudafrica ha il più alto numero al mondo di malati di
HIV/AIDS.
Solo pochi
possono permettersi la cura che ha consentito di allungare e migliorare
la
vita dei malati nei paesi più ricchi. Dal 1998, l'industria
farmaceutica
ha bloccato la legge sui farmaci, dichiarando che avrebbe violato i
diritti
dei brevetti. In questo periodo, 400.000 Sudafricani sono morti per
cause
legate all'AIDS. I prezzi elevati stanno in realtà togliendo
i farmaci ai
pazienti poveri, condannandoli ad una morte prematura. I sottoscritti
chiedono alle 39 società farmaceutiche di abbandonare
immediatamente
ed
incondizionatamente questa causa. E chiedono ai governi di sostenere
il
popolo del Sudafrica esortando le compagnie ad abbandonare la causa.
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