Analogie vere e false, fare e non fare


Home | Scienza | Filosofia | Politica | Collegamenti | Diritti di copia | Novità ed aggiornamenti | Contatti

Alla pagina indice sul Kosovo

Trascrivo qui il messaggio da me inviato al forum della Repubblica sulla guerra del Kossovo.

A proposito delle analogie: per favore non tiriamo in ballo il 25 aprile, la Resistenza e altro, che non c'entrano con quello che sta succedendo nei Balcani. Non c'è nessuna analogia.

Se vogliamo fare paragoni, guardiamo invece che cosa accade OGGI. I curdi da anni sono bombardati, deportati, imprigionati, torturati ... dall'esercito TURCO, che fa parte della NATO.

In Africa centrale da anni sono in corso guerre civili, genocidi, deportazioni analoghe a quella subita dai kossovari. L'intervento degli USA e della Francia c'è eccome (notare: di solito USA da una parte, Francia dall'altra), nel senso che appoggiano l'uno o l'altro dei vari dittatori e capibanda fornendo armi e addestramento. L'Africa fornisce i profughi, i mutilati ed i morti.

La NATO è un'alleanza strettamente difensiva, il cui trattato esclude esplicitamente la minaccia della guerra a terze parti e gli interventi non difensivi, richiamandosi esplicitamente alla Carta dell'ONU (articoli 1, 5, 6 del Trattato). La NATO non ha nessuna veste legale per ergersi a giudice e poliziotto internazionale, neppure una veste morale, viste le imprese di certi Paesi membri. Tra l'altro, in base al trattato, non sussiste obbligo alcuno di partecipare alle operazioni in corso.

L'intervento della NATO ha provocato un disastro: ha tolto ogni ruolo ai kossovari moderati ed ai serbi che si opponevano al regime, ha totalmente fallito nella protezione dei civili kossovari, causando la loro espulsione violenta dalla regione, rischia di destabilizzare anche la Macedonia ed il Montenegro, dove è al potere una leadership moderata.

Gli attacchi ai ponti, alle ferrovie, alle raffinerie, alle fabbriche di elettrodomestici e di automobili ed ora alla televisione di Belgrado sono azioni inumane ed inutili. Stanno uccidendo persone innocenti e distruggendo i mezzi di sussistenza della Serbia, senza impedire alle forze di Milosevic di trasformare il Kossovo in un deserto.

Chi dice "non potevamo non fare niente" si renda conto che, lo ripeto, quello che è stato fatto e si sta facendo è un colossale disastro umanitario e politico, di cui soprattutto le popolazioni del Kossovo e della Serbia, ma anche il mondo intero, patiranno le conseguenze per molto tempo.

Ora tocca a me dire: non si può non fare niente. Si DEVE fare di tutto per fermare i bombardamenti in cambio di concessioni RAGIONEVOLI di Milosevic. Le condizioni di Clinton sono irrealizzabili, equivalgono alla resa totale dei serbi. Per ottenerle si dovrebbe attaccare per via di terra, accettando la carneficina che ne conseguirebbe. Si deve trattare per ottenere una soluzione basata sull'intervento di terze parti, non coinvolte nel conflitto, che garantiscano il mantenimento dei patti. Non si può pensare ad una forza NATO su suolo jugoslavo, non sarà mai accettata da Milosevic. E ci si scordi che Milosevic possa cadere, è più saldo che mai.

Alberto Cavallo, 24 aprile 1999

Inizio pagina
 
  Creative Commons License
Tutti i contenuti del sito Eurinome.it sono pubblicati sotto una Licenza Creative Commons, salvo diversa indicazione.